Responsabile Dott. Davide Pagani.

In medicina, Otorinolaringoiatria rappresenta la disciplina specialistica che si occupa del trattamento medico e chirurgico delle patologie dell’orecchio, del naso, della gola e delle altre strutture correlate della testa e del collo, tra cui anche il trattamento alle tonsille.
Nonostante queste parti appaiano poco correlate, è comune che siano affette congiuntamente da un’infezione o che siano interessate dallo stesso trauma, per questo motivo sono trattate da uno specialista unico.

Otorinolaringoiatria e patologie

Questa sezione ha lo scopo di dare informazioni sulle patologie più frequenti in campo O.R.L. e anche sulle relative indagini strumentali. In particolare patologie come acufeni, vertigini, ipoacusie improvvise, senso di ovattamento – orecchio pieno (fullness) – spesso sono difficili da diagnosticare e quindi vengono definite incurabili o irreversibili, ma possono invece essere ampiamente trattate attraverso studi specifici e terapie mirate. L’uso di apparecchiature diagnostiche di ultima generazione ci consente oggi di esplorare l’orecchio medio e l’orecchio interno in tutte le sue funzioni, quindi sia quella acustica che vestibolare. In tal modo possiamo certamente dare una diagnosi a patologie che altrimenti non verrebbero adeguatamente rilevate, curate e quindi fatte passare in secondo piano o addirittura mai diagnosticate..

PATOLOGIE DEL NASO

  • Riniti
  • Ipertrofia dei turbinati
  • Deviazione del setto e settoplastica
  • Fratture nasali
  • Poliposi nasali
  • Epistassi
  • Rinoplastica
  • Apnee notturne

PATOLOGIE DELL’ORECCHIO

ORECCHIO MEDIO

  • Otite esterna
    • media acuta
      • essudativa
      • cronica
  • Mastoidite
  • Colesteatoma
  • Perforazioni timpaniche
  • Barotrauma
  • Otosclerosi
  • Estrazione tappo di cerume

ORECCHIO INTERNO

  • Apparato vestibolare
  • Labirintiti
  • Vertigini posizionali benigne (VPPB)
  • Cupololitiasi
  • Vertigini rotatorie soggettive ed oggettive
  • Senso di disequilibrio o anche di instabilità continuo
  • Chinetosi(mal di viaggio)

APPARATO ACUSTICO

Vertigini

Si definisce vertigine, una sensazione rotatoria o degli oggetti intorno alla stanza (vertigine oggettiva) o della persona intorno alla stanza (vertigine soggettiva) di durata variabile (attimi, secondi, ore) e a volte accompagnata da fenomeni neurovegetativi involontari come nausea, vomito, diarrea, pallore, sudore freddo.

La diagnosi

In presenza di vertigine certamente è necessario eseguire esami audio- vestibolari mirati alla ricerca di una patologia a carico dell’apparato vestibolare e/o del sistema nervoso centrale.

Momento irrinunciabile è senz’altro l’anamnesi (la storia personale, familiare e clinica del soggetto) che, se raccolta in maniera corretta, consente di svolgere un esame vestibolare mirato ed evita il rischio di una erronea interpretazione dei reperti evidenziati con lo studio della funzione uditiva e vestibolare. Nel caso specifico è di estrema importanza analizzare le caratteristiche cliniche (vertigine e/o instabilità), epoca e durata del primo episodio, modalità di insorgenza, decorso temporale e sintomatologico, eventuali fenomeni neurovegetativi associati (nausea, vomito, sudorazione fredda) e la presenza di fenomeni uditivi associati (senso di ovattamento, ipoacusia, acufeni).

La corretta interpretazione dei dati così raccolti può già indirizzare verso una particolare diagnosi.

Ad esempio, un episodio di vertigine oggettiva che: si protrae per molte ore, insorto improvvisamente, estremamente intenso, seguito eventualmente da pochi episodi più sfumati, associato ad importanti fenomeni neurovegetativi ed in assenza di sintomi uditivi; certamente deve far pensare ad una neuro-labirintite (su base virale, vascolare, dismetabolica).

Un episodio di vertigine egualmente di lunga durata ed intenso, ma seguito nel tempo da episodi simili per durata ed intensità con tendenza alla cronicizzazione, associati a fenomeni neurovegetativi ed uditivi (senso di pienezza auricolare, acufeni e ipoacusia fluttuante), deve far pensare alla presenza di un’idrope labirintica (ad esempio, la malattia di Ménière).

Brevi episodi di vertigine possono associarsi anche alla sofferenza emicranica e spesso possono “rimpiazzarla”, dando luogo ad un’entità clinica che viene definita vertigine emicranica. Infine, il rilievo di una vertigine intensa e di breve durata che insorge quando il soggetto si stende o si alza dal letto, o quando, disteso, assume la posizione di fianco, deve far pensare alla vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB), rispettivamente del canale posteriore o del laterale.

Per effettuare la diagnosi è necessario effettuare una serie di valutazioni di funzioni e di riflessi, per esempio:

  • Valutazione del riflesso Vestibulo-oculomotore ma anche:
    • del riflesso Vestibulo-spinale;
    • della funzione uditiva;
    • dei movimenti oculari;

APPROCCIO TERAPEUTICO:

Aucefeni

L’ acufene o “tinnitus” è quella sensazione uditiva riferita come ronzio, fischio, sibilo, battito, ecc. che non proviene da una fonte esterna e che viene avvertita solo dal soggetto (acufene soggettivo, o acufene propriamente detto”). Esso può presentarsi con frequenza fissa o fluttuante e con variazioni evidenti di volume durante la giornata. Può essere accompagnato d’altra parte da una sensazione di pulsazione nell’orecchio e di senso di pressione o di ovattamento auricolare ( fullness).

Origini

Le possibili sedi di origine sono la coclea, il nervo acustico ma anche le vie acustiche centrali. Le affezioni della coclea e del nervo acustico sono causate principalmente da patologie vascolari, esposizione a rumore (ipoacusia da trauma acustico cronico), farmaci, età (presbiacusia), malattie degenerative (labirintopatie tossiche, Malattia di Meniere), malattie dismetaboliche e neoplastiche (neurinoma del nervo VIII), malattie autoimmuni. Può comparire in qualsiasi età e soprattutto senza distinzioni di sesso.

I test di conseguenza da eseguire per una buona valutazione sono: audiometria (tonale e vocale, audiometria sopraliminare, impedenzometria completa di timpanometria e reflessometria con test di metz, potenziali evocati uditivi tronco-encefalici), otoemissioni acustiche (spontanee, evocate e prodotti di distorsione).

ACUFENI DA CAUSA EXTRA-OTOGENA

FARMACI OTOTOSSICI

Approccio terapeutico a seconda del caso, per chiarire:

  • Diagnosi di ipoacusie neurosensoriali nell’adulto e anche nel bambino
    • di ipoacusie congenite
    • di presbioacusie
  • Trauma acustico Ipoacusie improvvise
  • Malattia di Ménière
  • Acufeni
  • Diagnosi di Neurinoma del Nervo acustico
    • Terapia farmacologica mirata
    • Dieta iposodica ma anche eventuale trattamento di fleboclisi-valutazione ortopedica in collaborazione con il centro di fisioterapia (ove necessario)
    • Ginnastica vestibolare
    • Trauma acustico: acuto o cronico
    • Malattie dismetaboliche: diabete, gotta
      • Discrasiche: insufficienza epatica, insufficienza renale
      • Endocrine: distiroidismo
      • Dell’apparato circolatorio: ipertensione, ipotensione, arteriosclerosi
      • Degli organi emopoietici: anemie di vario tipo
    • Stimolazione simpatica: sindrome di Neri-Barré-Lieoù (osteartrosicervicale)
    • Psicogeni: allucinazioni uditive
    • Neurofarmaci: benzodiazepinici (ansiolitici), neurolettici,antidepressivi, antiepilettici
    • Vasodilatatori periferici
    • Arricchimento sonoro ambientale
    • TRT
    • Altre terapie sonore
    • Diete alimentari
    • Psicoterapia ossigeno
    • Terapia iperbarica.

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