Fertilità di Coppia, IUI: Inseminazione Intrauterina (Tecniche di I livello)fertilita_di_coppia_artemisia

Tale trattamento tuttavia comporta una moderata stimolazione farmacologica (gonadotropine) per la crescita follicolare multipla. Si effettuano controlli ecografici e dosaggi ormonali per eseguire l’andamento dell’ovulazione durante il trattamento. Il primo controllo ecografico associato ad un prelievo di sangue per dosare FSH, LH, ESTRADIOLO, viene effettuato il secondo o terzo giorno del ciclo: è in questa giornata che si decide se la paziente potrà proseguire con la stimolazione, chiamando il pomeriggio il ginecologo dal quale è seguita che la informerà dei valori dei dosaggi ormonali effettuati la mattina. I successivi controlli ecografici saranno tuttavia stabiliti dal ginecologo. In coincidenza dell’ovulazione, il partner maschile produrrà un campione di liquido seminale che sottoposto a capacitazione verrà poi introdotto nella cavità uterina mediante un catetere flessibile. Tale tecnica è del tutto indolore per la paziente e viene effettuata nel nostro reparto di PMA.

I rischi della IUI

L’inseminazione intrauterina presenta rischi limitati. Se più di tre follicoli raggiungono una certa grandezza, può esistere il rischio di una gravidanza multipla, con conseguente possibilità ad esempio di abbandono dell’intervento. Generalmente, se dopo 2-3 cicli di inseminazione non intercorre una gravidanza è opportuno rivalutare il caso per passare ad una tecnica in vitro.

Indicazioni:

  • Sterilità inspiegata;
  • Infertilità maschile di grado lieve – moderato;
  • Endometriosi I-II stadio e casi selezionati di III-IV stadio della classificazione American Fertility Society (AFS) in particolar dopo intervento chirurgico;
  • Ripetuti insuccessi di induzione della gravidanza con stimolazione dell’ovulazione e rapporti mirati;
  • Patologie sessuali e coitali che non hanno trovato giovamento dall’inseminazione intracervicale semplice;
  • Fattore cervicale.
  • Le condizioni essenziali per il successo di questa tecnica sono:
  • Campione di liquido seminale con lieve/moderata oligoastenospermia;
  • Funzionalità tubarica Le chance di gravidanza variano dal 10% al 20% per tentativo a seconda della patologia di base e dell’età della paziente.

Fasi dell’inseminazione intrauterina (IUI)

  • Trattamento farmacologico per indurre la maturazione di due o tre follicoli.
  • Monitoraggio ecografico per valutare la crescita dei follicoli mediante ecografia transvaginale ed eventuali dosaggi ormonali.
  • Preparazione del liquido seminale e introduzione del seme nella cavità uterina.
  • Controllo della fase luteale. Poiché gli ormoni utilizzati a tale scopo possono indurre la produzione di diversi follicoli è molto importante un controllo continuo onde evitare effetti collaterali e gravidanze multiple.

Controlli

Il controllo del trattamento è effettuato mediante una serie di ecografie per valutare lo sviluppo dei follicoli ed eventualmente anche mediante la misurazione della concentrazione di alcuni ormoni nel sangue. L’induzione dell’ovulazione nella IUI differisce da quella attuata nella FIVET; nella prima, infatti, l’intento è di stimolare la crescita soltanto del follicolo dominante, mentre nella seconda si induce la produzione di più follicoli per la fecondazione in laboratorio.

Quando due o tre follicoli hanno raggiunto la misura idonea, l’ovulazione viene indotta con un’ulteriore iniezione di ormone (gonadotropina corionica umana o hCG). Poco prima o subito dopo l’ovulazione, un campione di seme fresco (ottenuto nella stessa giornata mediante masturbazione ) viene preparato con tecniche diverse (Swim-up, Separazione su Gradiente) in modo tale da permettere agli spermatozoi di penetrare direttamente in cavità uterina, tramite un catetere, evitando così eventuali problemi anticorpali presenti in sede cervicale.

Semplice efficace!

L’inseminazione intrauterina è una metodica semplice, ambulatoriale che non necessita di anestesia. Con una sottile cannula si deposita un volume di 0.3 – 0.5 ml di liquido seminale trattato all’interno della cervice uterina e si inietta lentamente. Qualora non fosse facile superare il canale cervicale, può essere praticata una lieve trazione sul collo mediante l’applicazione di una pinza e può essere somministrato un ansiolitico e/o un antispastico.