Cos’è l’Ecografia al seno | Info e consigli | Altamedica Milano
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La Dott.ssa Frattini, laureata in Medicina e Chirurgia Generale e specializzata in oncologia, oggi ci spiega un esame molto importante: l’ecografia al seno.

Cos’è l’Ecografia al seno

Il sistema utilizza un trasduttore ad alta frequenza da 14 MHz che viene posizionato sulla mammella ed effettua scansioni automatiche di un’area vasta per produrre immagini volumetriche ad alta risoluzione del seno. Il meccanismo di bloccaggio del braccio che supporta il trasduttore e i pre-set ottimizzati consentono di ottenere un’immagine diagnostica accurata, oltre a ridurre notevolmente la dipendenza dell’esame dall’operatore.

Una singola scansione dura meno di un minuto; l’intero esame, costituito da tre scansioni per mammella, dura meno di 10 minuti.

Quali sono i limiti della mammografia?

Ecografia al seno e mammografia

L’ecografia al seno e mammografia, come tutte le tecniche diagnostiche, ha limiti legati alla metodica stessa, ai macchinari, nel 91% obsoleti, alle difficoltà di interpretazione delle caratteristiche del tessuto della mammella o perché la lesione è talmente piccola da non essere riconoscibile.

Limiti della mammografia:

  • mammelle opache, ghiandolari,
  • sede marginale del tumore,
  • scarsa densità (opacità) intrinseca del tumore,
  • tumore molto piccolo,
  • contorni regolari di alcuni tumori,
  • difetti di apparecchiature e di esecuzione dell’esame.

Nonostante la mammografia sia considerata la tecnica principale di diagnosi precoce, gli studi indicano una percentuale non trascurabile di falsi negativi oscillante dal 10 al 30 %. E’ noto che la densità mammaria rappresenta il maggior limite alla capacità della mammografia di evidenziare neoplasie precoci a causa della perdita di sensibilità legata alla sovrapposizione in immagine di diversi spessori mammari.
L’avvento della modalità digitale, contrariamente alle aspettative iniziali, non ha ovviato a tale limite; tecniche più evolute nel campo dell’imaging mammografico digitale, quali la tomosintesi, mostrano forti potenzialità in questo senso.

Limiti della Ecografica tradizionale:

  • è molto operatore dipendente
  • è scarsamente riproducibile
  • dispendiosa in termini di tempo

Oppure

In Italia si registrano circa 50.000 nuovi casi all’anno e si calcola che una donna su 8 si ammali di questa patologia.

Grazie a sempre più aggiornati programmi di diagnosi precoce , da circa un ventennio si sta registrando una diminuzione della mortalità che si contrappone ad un aumento dell’incidenza La prevenzione del tumore del seno deve cominciare a partire dai 20 anni di età con controlli annuali del seno eseguiti da uno specialista senologo.

La valutazione clinica da sola non basta quindi si tende a consigliare un esame ecografico che è indolore sempre più accurato privo di effetti collaterali ed accurato sarà lo specialista che valutando la storia della paziente ( età gravidanza allattamento stilo di vita peso alimentazioni ) valuterà la tempistica dei controlli.

Discorso sempre più attuale riguarda lo studio di tumori familiari ed in particolare la presenza in famiglia di: tumori al seno età e parentela ovaie, prostata, colon, pancreas melanomi.
Una volta valutato questo se sussiste l’indicazione si può dare indicazione ad un test genetico ( prelievo di sangue) che deve essere analizzato k da laboratori specializzati e fidelizzati per valutare la presenza di alterazioni definite BRCA 1 oppure Brca 2 e più recentemente anche palb.

Per maggiori informazioni sull’ ecografia al seno e mammografia non esitate a contattare Altamedica Milano.

 

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